Qual è la differenza tra ingegneria gestionale e economia? I percorsi a confronto
Secondo i dati statistici ingegneria ed economia risultano essere tra le facoltà più promettenti in ottica lavorativa.
Ecco il motivo per il quale ci focalizzeremo, in questo post, sulla differenza tra ingegneria gestionale e economia, ovvero due percorsi apparentemente simili ma che in realtà differiscono per numerosi aspetti, sia didattici che professionali.
In Italia le materie scientifiche, a differenza di quelle umanistiche, sono spendibili in maniera trasversale in numerosi contesti del mercato professionale.
Bisogna inoltre sottolineare che i know how ingegneristici ed economici rappresentano un ottimo trampolino di lancio verso la carriera manageriale.
Ma come fare a scegliere il percorso giusto?
Scopriamolo insieme!
Ingegneria o economia: ecco come scegliere
Il primo step per scegliere con consapevolezza è chiaramente l’analisi delle personali attitudini e ambizioni professionali.
Si parte quindi da quelle che sono le aspirazioni lavorative.
Chi sceglie di studiare economia ha come obiettivo l’accesso ai settori aziendali, economici e della finanza.
Chi invece desidera diventare ingegnere è più orientato verso le materie scientifiche, e nella maggior parte dei casi è più predisposto a svolgere attività di tipo tecnico-operativo.
Per quanto riguarda le tempistiche non esistono sostanziali differenze; come accennato nel corso della premessa entrambi gli indirizzi offrono buone opportunità di impiego, in tempi più o meno brevi.
Dal punto di vista della durata dei percorsi universitari non esiste alcuna differenza; sia la facoltà di ingegneria e sia la facoltà economica prevedono la tradizionale formula del 3+2, composta da un percorso triennale seguito da un biennio magistrale specialistico.
È quindi possibile scegliere se fermarsi al triennio, e iniziare a lavorare, o se continuare con una specialistica per ampliare ulteriormente gli orizzonti lavorativi.
Analizziamo ora nel dettaglio i due corsi di laurea prendendo in esame la proposta dell’università telematica Niccolò Cusano, tra le più attuali e innovative presenti sul mercato formativo italiano.
Corso di laurea in Ingegneria gestionale
Il corso di laurea in Ingegneria gestionale a Palermo ha come obiettivo la formazione di profili qualificati, in possesso di competenze prevalentemente tecnico-scientifiche e tecnologiche.
Il know how di un ingegnere può essere speso nell’ambito dell’analisi e della gestione dei processi aziendali.
Il programma del corso di laurea in Ingegneria industriale – curriculum gestionale prevede una prevalenza di materie scientifiche quali la matematica, la geometria, la fisica, la chimica, ecc, il cui obiettivo è fornire conoscenze e competenze nel campo dei sistemi di lavorazione e gestione degli impianti produttivi.
Ecco nel dettaglio le materie approfondite nel corso del triennio.
Primo anno
- Istituzioni di matematica
- Geometria
- Analisi
- Chimica generale
- Fisica generale
- Inglese
- Informatica
Secondo anno
- Disegno industriale
- Termodinamica applicata
- Economia applicata all’ingegneria
- Meccanica e automatica
- Impianti industriali
- Elettrotecnica
- Tecnologia meccanica
Terzo anno
- Sistemi integrati di produzione
- Macchine
- Logistica
- Gestione aziendale
- Gestione dei sistemi produttivi
Al termine del triennio il laureato avrà acquisito competenze relativamente alla gestione degli impianti industriali, ai metodi di lavorazione industriale, ai principali elementi di un impianto industriale, alle leggi fondamentali del sistema economico, al controllo di gestione, all’organizzazione delle aziende e delle risorse umane, all’analisi finanziaria.
Gli sbocchi per un ingegnere gestionale si concretizzano prevalentemente nelle imprese in cui sussistono elementi tecnologici, di innovazione, gestionali ed economici.
Il principale settore in cui può trovare impiego un profilo qualificato è quello manifatturiero, nell’ambito del quale può ricoprire ruoli che riguardano la gestione della logistica, dei processi complessi, dei sistemi produttivi, della sicurezza e degli aspetti commerciali e amministrativi.
Tra i principali sbocchi rientrano i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori della produzione e gestione dell’energia, le industrie ad alta tecnologia (aeronautica, aerospaziale, ecc) e i settori dei servizi.
Particolarmente interessante e promettente anche il campo della consulenza.
Corso di laurea in Economia
Il corso di laurea triennale in Economia aziendale e management si presenta come un percorso di studi completo e multidisciplinare.
La professionalità erogata dal triennio si presenta versatile per cui può essere spesa in svariati settori del mercato.
Il programma integra alle competenze economiche nozioni e conoscenze afferenti materie giuridiche, aziendali, matematiche, finanziarie e statistiche.
Ecco nel dettaglio le materie approfondite nel corso del triennio:
Primo anno
- Economia aziendale
- Economia politica
- Statistica
- Diritto privato
- Diritto pubblico
- Metodi matematici dell’economia
- Storia economica
Secondo anno
- Ragioneria generale e applicata
- Economia degli intermediari finanziari
- Economia e gestione delle imprese
- Metodi per la valutazione finanziaria
- Politica economica
- Diritto commerciale
- Diritto del lavoro
Terzo anno
- Scienza delle finanze
- Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche
- Organizzazione aziendale
- Diritto tributario
- Idoneità indormatica
- Idoneità lingua inglese
Al termine del triennio il laureato avrà appreso le principali metodologie e le conoscenze per poter comprendere le dinamiche aziendali, e per poter predisporre efficaci soluzioni di gestione e controllo.
Tra gli approfondimenti la legislazione d’impresa e l’elaborazione, il monitoraggio e l’analisi dei dati statistici.
Le competenze acquisite attraverso il corso di laurea triennale in economia consentono di ricoprire ruoli di responsabilità prevalentemente operativa, tra i quali spiccano quello del manager aziendale, dell’esperto contabile, del consulente del lavoro, del responsabile delle risorse umane, dell’analista e del consulente.
Gli sbocchi lavorativi si concretizzano soprattutto nelle multinazionali, nelle piccole e medie imprese, negli istituti bancari, assicurativi e finanziari, negli enti pubblici e privati.
I principali settori in cui opera un professionista sono: amministrazione, contabilità, risorse umane, consulenza finanziaria e commerciale, analisi statistica.
La facoltà di economia prevede la possibilità di completare e approfondire la preparazione del triennio con una magistrale in Scienze economiche.
Il corso di laurea Unicusano prevede per la specialistica due curriculum:
- Mercati globali e innovazione digitale
- Gestione e professioni d’impresa.
Entrambi i curriculum sono finalizzati ad erogare competenze aggiornate in merito all’economia aziendale, alle discipline manageriali di marketing e finanza, alla merceologia, alla finanza internazionale, alla statistica economica e finanziaria, al diritto commerciale.
I bienni consentono di acquisire una professionalità di livello avanzato, che permette di ricoprire il ruolo di specialista nell’ambito delle seguenti attività: attività finanziarie, gestione nella Pubblica Amministrazione, gestione e controllo nelle imprese private, organizzazione del lavoro, economia aziendale.
In sintesi le differenze tra economia e ingegneria aziendale
Il primo elemento che differenzia i due percorsi di studio è dato dall’impostazione del programma; nel caso dell’ingegneria è incentrato su materie tecnico-scientifiche per cui la figura dell’ingegnere, rispetto a quella dell’economista, è maggiormente incentrata sull’operatività.
La materia comune ad entrambi i programmi, che allo stesso tempo determina le differenze tra i due percorsi e la matematica, che chiaramente viene affrontata in maniera diversa.
L’indirizzo economico si focalizza sullo studio della matematica in relazione alle attività tipicamente svolte da un economista: contabilità, finanza, redazione di bilanci, governance aziendale, reportistica, elaborazione di statistiche ecc.
L’indirizzo ingegneristico è incentrato sullo studio di una matematica che potremmo definire ‘pura’, ‘scientifica’, ovvero applicabile a principi di fisica, meccanica ecc.
Concludiamo con la differenza tra ingegneria gestionale e economia che riguarda le opportunità occupazionali.
Il know how erogato dalla facoltà ingegneristica ad indirizzo gestionale consente di accedere prevalentemente al settore industriale e dei servizi, e in particolare all’ambito della programmazione e gestione della produzione, della logistica, del controllo qualità.
La facoltà economica eroga conoscenze e competenze spendibili negli ambiti aziendali, in particolare nello svolgimento delle attività che riguardano il controllo della gestione e la finanza.
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