Quali sono gli esami più difficili di Giurisprudenza (e come superarli)
Se la tua ambizione è diventare avvocato o se sei semplicemente affascinato dal mondo del diritto e hai deciso di iscriverti alla facoltà giuridica allora ti suggeriamo di leggere questo post, nel corso del quale ti sveleremo quali sono gli esami più difficili di giurisprudenza.
Se invece stai già frequentando un corso di laurea ad indirizzo giuridico e ti trovi in procinto di dover affrontare uno dei cosiddetti ‘mattoni’ questo articolo ti sarà comunque utile per l’organizzazione dello studio.
Sappiamo bene che ogni facoltà ha i suoi ‘esami da incubo’, ma sappiamo anche che giurisprudenza ne ha notoriamente qualcuno in più.
È inutile girarci troppo intorno: chi desidera laurearsi in diritto ha davanti a sé una strada lunga ed impegnativa, che però può condurre a grandi soddisfazioni in ambito professionale.
Quali sono e come superare gli esami di giurisprudenza più difficili
Partiamo subito con una breve panoramica sul percorso giuridico, per consentire a chi sta valutando la possibilità di iscriversi ad un corso di laurea in giurisprudenza di decidere con cognizione di causa.
Analizziamo in maniera sintetica la proposta dell’università telematica Niccolò Cusano, che nello specifico consiste in un percorso di studi a ciclo unico, della durata quinquennale.
Il piano di studi della facoltà di Giurisprudenza a Palermo mira a formare profili in possesso di una buona padronanza della cultura giuridica di base nazionale, internazione ed europea; profili in grado di valutare i principi e gli sitituti del diritto positivo.
Tra gli argomenti affrontati dal quinquennio la progettazione e la stesura di atti giuridici (negoziali, processuali e normativi).
Il conseguimento della laurea permette ai neo-laureati di accedere all’esame di Stato per avvocato e ai concorsi pubblici per magistrato e notaio.
Oltre a preparare alle professioni forensi il corso permette di acquisire il know how per poter operare come esperto legale in imprese ed enti pubblici.
Tra gli sbocchi cosiddetti ‘alternativi’ rientrano il settore bancario e quello assicurativo, ma anche professioni come il consulente del lavoro e il funzionario/dirigente nella Pubblica Amministrazione.
Entriamo ora nel cuore del nostro post per scoprire quelli che universalmente vengono definiti i mattoni di giurisprudenza per la loro complessità, o meglio per l’impegno che richiedono.
Diritto commerciale
Apriamo il nostro elenco di ‘esami tosti’ con diritto commerciale, un vero e proprio incubo sia per gli studenti di giurisprudenza e per quelli di economia.
La materia è una branca del diritto privato che si focalizza sugli istituti principali del diritto dell’impresa (individuale e collettiva).
Gli approfondimenti previsti dal corso riguardano principalmente la figura dell’imprenditore, l’azienda e la società.
La preparazione dell’esame risulta piuttosto articolata e complessa in quanto presuppone un enrome impegno mnemonico.
Per prepararlo al meglio e superarlo con successo è utile schematizzare le nozioni.
Gli schemi notoriamente aiutano a memorizzare e a ricordare.
Un altro suggerimento particolarmente efficace riguarda l’approfondimento di ogni singolo argomento; nelllo studio del diritto commerciale non bisogna tralasciare nulla, piuttosto bisogna cercare di comprendere a fondo i concetti, semplificandoli il più possibile, applicandoli alla realtà e facendoli propri.
Diritto costituzionale
Tra gli esami più tosti da superare è d’obbligo inserire quello di ‘diritto costituzionale’, complesso e impegnativo per due aspetti: la quantità di concetti da memorizzare e il linguaggio tecnico-giuridico.
Si tratta tuttavia di una materia importantissima in quanto le fonti sono oggetto di studio anche negli anni successivi.
Gli insegnamenti si focalizzano sulle nozioni giuridiche fondamentali e sugli istituti del diritto costituzionale, partendo proprio dallo studio del testo della Costituzione repubblicana.
È inoltre previsto l’approfondimento di argomenti quali i rapporti tra ordinamento interno e ordinamento dell’Unione Europea, i diritti e la libertà, il Parlamento, il Presidente della Repubblica, il Governo, le giurisdizioni e la giustizia costituzionale.
Le raccomandazioni dei docenti e degli studenti che hanno già superato la difficile prova riguardano principalmente la costanza nello studio.
Diritto costituzionale richiede un discreto investimento di tempo per cui non bisogna assolutamente illudersi di poterlo preparare in 15/20 giorni.
Diritto penale
Un altro osso duro per gli studenti di Giurisprudenza è identificabile nell’esame di diritto penale, incentrato sui principi costituzionali in materia penalistica e sugli istituti codicistici.
Si tratta in pratica delle norme che descrivono i reati e le relative pene.
In particolare, la materia approfondisce il reato in tutti i suoi aspetti: le cause, la struttura, le forme di manifestazione, l’elemento soggettivo, l’oggetto giuridico.
La preparazione dell’esame può essere suddivisa in due parti: la parte generale, per la quale è fondamentale leggere e comprendere i concetti chiave, e la parte speciale, per la quale si rende necessario il codice.
Il ‘segreto’ del successo di questa prova è la ripetizione.
Per assimilare a fondo la materia bisogna ripetere, ripetere e ancora ripetere …
Una piccola dritta per fare bella figura di fronte alla commissione è quella di utilizzare un linguaggio tecnico durante l’esposizione dei concetti.
Diritto privato
Nella classifica degli esami mattoni di Giurisprudenza non può assolutamente mancare diritto privato, il cui studio è impostato sulle nozioni giuridiche e sugli istituti che regolano i rapporti tra i privati.
Il corso prevede l’approfondimento di argomenti quali i soggetti di diritto, l’attività giuridica, i beni e i diritti reali, il diritto di famiglia, le obbligazioni, il contratto, le fonti non contrattuali delle obbligazioni, la responsabilità per fatto illecito e la successionia causa morte.
Si tratta di una materia complessa che rientra nel programma del primo anno in quanto fornisce gli strumenti di base per poter affrontare il quinquennio e le relative discipline giuridiche.
La risposta alla domanda ‘come superare diritto privato’ è quindi molto semplice: attraverso lo studio e la comprensione approfondita dei concetti.
Dal momento che la materia è ricca di nozioni da memorizzare sarebbe utile avvalersi degli schemi, o più precisamente delle mappe concettuali, che agevolano memorizzazione e capacità di argomentazione sfruttando i collegamenti logici.
In linea generale la fase di approccio al diritto privato dovrebbe prevedere le tra fasi classiche dello studio: lettura generale, riassunto, schemi.
Per migliorare la comprensione dei concetti più ostici è consigliabile avvalersi degli esempi, meglio ancora se basati su fatti che trovano riscontro nella realtà quotidiana.
Consigli generali per studiare bene
Concludiamo il post con una serie di consigli generali che riguardano la preparazione degli esami di giurisprudenza, ma che possono essere applicati qualsiasi altra facoltà universitaria.
Il primo, piuttosto scontato ma fondamentale, è quello di organizzare lo studio, ovvero di pianificarlo in maniera dettagliata e precisa.
I corsi di laurea sono composti da un susseguirsi di esami da superare per cui la gestione efficace del tempo è un presupposto fondamentale per non accumulare ritardi e insuccessi.
La preparazione degli esami di giurisprudenza richiede tempo e impegno pertanto bisogna essere abili nel suddividere il materiale da assimilare per i giorni disponibili fino alla data della prova.
È risaputo che le maratone di studio a ridosso dell’esame non sono produttive, ma al contrario servono soltanto ad accumulare stress e tensioni.
Un altro suggerimento di carattere generale per rendere meno ostiche alcune materie giuridiche è quello di seguire le lezioni, in maniera tale da agevolare e velocizzare la fase di studio sui testi.
Concludiamo con un must assoluto che si contrappone a quello che erroneamente si pensa delle materie giuridiche: comprendere concetti e nozioni.
Per quanto la memorizzazione è un fattore importante per lo studio della giurisprudenza, non è sufficiente per padroneggiare la materia, e tanto meno per fare bella figura di fronte alla commissione.
Ora sai quali sono gli esami più difficili di Giurisprudenza per cui non ti resta che rimboccarti le maniche ed iniziare ad impostare lo studio sulla base dei nostri suggerimenti.