Come rafforzare memoria e concentrazione coi nostri consigli
E’ risaputo che imparare le cose a pappagallo non serva niente nello studio di una materia e ancor meno nel mondo del lavoro. Questo, però, non significa che dobbiate stare a zero su contenuti chiave e passaggi nozionistici importanti del vostro lavoro. Ecco perché, a tra le regole per affrontare bene un corso di laurea, c’è lo scoprire in modo chiaro come rafforzrae memoria e concentrazione. Ci sono diverse tecniche che abbiamo pescato per voi dal web e c’è anche una corretta alimentazione per aumentare la memoria o, almeno, assecondarla. Questo e molto più vi proponiamo nel proseguio di questa mini-guida che vi aprirà la porta verso il mondo dell’apprendimento accademico. Buona lettura.
Non brillate nel tenere a mente le cose? Temete che l’ansia da prestazione per un esame vi mandi “in pappa” la testa? Innanzitutto calmatevi, è uno stato d’animo molto comune tra gli studenti. Ora che avete riportato il battito cardiaco a ritmi accettabili, cercate di affrontare il problema in modo fattivo e cioè scoprendo, anche grazie a questa mini-guida, come rafforzare memoria e concentrazione.
Banane per potassio
Le banane per potassio brillano. Nel nostro immaginario collettivo sono il frutto perfetto di una corretta alimentazione per aiutare la memoria. Forse si èun po’ esagerato in tal senso, anche perché il potassio in quelle dote appare almeno in altri 10 alimenti, ma è vero che averlo sulla tavola di uno studente non fa male.
Qual è la composizione della banana? E’ costituita da:
- 75% di acqua;
- 23% di carboidrati;
- 2,6% di fibra;
- 1% di proteine;
- 0.3% di grassi.
Anche l’apporto vitamica di una banana è molo interessante: c’è pro-vitamina A, le vitamine del gruppo B, C ed E. Tra gli oligoelementi, spicca il già citato potassio seguito da calcio fosforo, rame e ferro.
In rete ci sono dritte di ogni tipo su questo tema, da fantasie al confine con la magia nera a vere e proprie tecniche utili. Ecco una lista di consigli scientificamente provati su come tenere allenata la mente in vista di sessioni importanti di studio:
State il più possibile nella natura
Cosa difficile per gente di città ed inspiegabilmente collegata a questo tema. Eppure è stato dimostrato che delle belle passeggiate nel verde possono avere benefici sulla vostra testa. Lo ha detto uno studio del Prof. Berman dell’Università del Michigan. Di cosa s’è trattato? “E’ stato chiesto ad un gruppo di matricole di passeggiare abitualmente in un bosco nei pressi dell’Università; ad un altro gruppo è stato invece chiesto di fare lo stesso esercizio per le vie del centro città. Al termine dello studio, tutti gli individui sono stati sottoposti ad un test mnemonico. I risultati ottenuti hanno lasciato poco spazio ai dubbi: le matricole che avevano trascorso il loro tempo libero in mezzo alla natura hanno ottenuto risultati mediamente superiori del 20% rispetto ai compagni cittadini”.
Ripetete a voce alta
Fino a poco tempo fa si credeva fosse solo un possibile metodo di studio ed invece da uno studio di MacLeod, uscito sul “Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, and Cognition”, ha affermato con certezza che “le frasi e le parole ripetute ad alta voce o semplicemente sub-vocalizzate (sussurrate) tendono a rimanere maggiormente impresse rispetto al resto del materiale”. L’incremento di memorizzazione si aggira sul 10% che forse non è molto ma è pur sempre un passo in avanti.
Cercate di gesticolare il più possibile
Per noi italiani la pratica non è affatto difficile. Infatti ci prendono in giro in tutto il mondo per questo vezzo comunicativo ma forse si riderà di meno sapendo che, da uno studio del Prof. Straube del 2009, emerge che “l’essere umano non memorizza esclusivamente con la propria mente, ma anche attraverso il corpo. Seguendo un gruppo di studenti alle prese con il giapponese, i ricercatori hanno evidenziato che coloro che erano abituati a gesticolare ripetendo i vocaboli appena imparati, erano anche in grado di ricordare, settimane dopo, il doppio delle parole rispetto ai propri compagni più restii a gesticolare”.
Cosa mangiare prima di un esame universitario
Come dimostra il paragrafo precedente, un modo per aiutare il rafforzamento mnemonico e della concetrazione è curare l’alimentazione. Ecco perché dovete sapere cosa mangiare prima di un esame universitario:
- carboidrati semplici e quindi pasta con sughi non elaborati e pizza margherita, in modo che ne prendiate le energie senza appesantirvi da condimenti esagerati;
- frutta di stagione, che fornisce zuccheri da spendere nell’ultimo rush di studio;
- cibi contenti il ferro che, diversamente dalle credenze popolari, non significa per forza carne rossa ma anche legumi e alcuni cereali.
Interrompiamo a metà la conversazione scritta su come rafforzare memoria e concentrazione ricordandovi che la testa va sfidata e cioè che va sempre tenuta sul silo. Ecco perché non vi dovete “sedere” sulle informazioni di questa mini-guda ma dovete invece poi affronfondire il tutto con gli altrri articoli nostro blog accademico di Palermo. Avrete anche facoltà di mandarci domande diretta compilando l’apposito form di richiesta di informazioni.
Continuiamo a parlare di come aumentare le capacità di apprendimento.
Ricette da fuorisede
Ci sono tanti modi di affrontare la cucina povera ma molti di essi sono comunque interessanti. Si sa che a vent’anni i soldi son pochi per cui ecco alcuni consigli su cosa cucinare spendendo poco ma anche su cosa mangiare per fare bene alla testa ovviamente a base di pesce che è ricco di fosforo:
- Aringa, sbollentate i broccoli e poi a saltateli in padella per 5 minuti con l’aringa sfilettata, aglio, olio extravergine e un pizzico di peperoncino. Salate a gusto e servite con piadina o pane secco;
- Triglia, fatela cuocere per qualche minuto in un sugo di pomodoro, aglio e prezzemolo. Il giorno dopo può diventare un sugo perfetto con la pasta e potete poi sostituire la salsa al pomodoro con del vino bianco per ottenere un altro sfizioso secondo;
- Dolci, di qualsiasi tipo perché agiscono sull’umore del commensale in senso positivo e perché sono ricchi di zuccheri da usare nelle intense giornate da universitari.
Rischi del caffè dello studente
Dovete infine tenere a mente che la testa si aiuta anche non danneggiandola. I vantaggi del caffè dello studente sono sotto gli occhi di tutti. Si tratta di una bevanda in cui, al posto dell’acqua, c’è la bevanda stessa. E’ovvio che la botta di adrenalina sia forte.
Qua, però, sono nascosti anche i rischi. Se soffrite di cuore o ipertensione, infatti, rischiate di farvi davvero male dall’abuso di questa bevanda in voga tra i ragazzi. Cercate sul web i giusti dosaggi di caffeina prima di un esame e regolatevi con coscienza.
In conclusione di questo articolo su come rafforzare memoria e concentrazione, esercitate un consiglio base e cioè non riposarsi mai. Seguite il consiglio che vi abbiamo già dato ed approfondite ancora e meglio il tema. Dove? Sul web ma anche e soprattutto attraverso i nostri canali ufficiali social.