Gestire le pause studio con le app per produrre di più
Gestire le pause studio con app? Non solo si può ma è cosa buona e giusta. Perché conoscere il processo di apprendimento di uno studente significa conoscere le strade da battere per rendere al massimo nello studio e, quindi, nella propria carriera accademica. Spesso si pensa solo alla parte fattiva, e quindi alle materie da fare proprie, ma in ogni allenamento che si rispetti c’è una parte importante di riposo dei muscoli. E così, nello scoprire come si studia al meglio all’università, ecco qualche consiglio anche per quando i libri li chiudete ed avete necessità di ristoro magari usando la tecnologia. Pronti? Buona lettura e fate buon uso delle nostre parole.
Gestire le pause studio con app è una pratica sempre più comune tra i giovani e voi dovete accodarvi al trend se ancora non lo avete fatto. Perché ogni buon atleta sa che il muscolo va “stressato” ma anche riposato, in base alle sue esigenze di training. Così fate voi, non coi bicipiti ma con la testa quando siete sui libri.
Lo sanno bene i programmatori di app che hanno colto l’esigenza di aiutare uno studente stanco ed hanno sviluppato soluzioni ad hoc. Quali? La lista sarebbe molto piena ma dai certo qui di seguito, seppur non in modo esaustivo, vi riportiamo un po’ di tutoli da provare se cercate ristoro tra una sessione di studio accademico e l’altra. Ecco quanto detto:
- Calm (Android e iPhone) che è un ottimo tutor per farsi aiutare a rallentare i ritmi e a scalare marcia. Per riuscirci avete brani musicali lenti, suoni della natura e sessioni che durano dai 2 ai 30 minuti, in cui immergersi ogni volta che vi sentite stremati dallo studio;
- Breathe2Relax (Android e iPhone) che è un’app che vi aiuta a lavorare sul fisico per rilassare il corpo, raccontandovi una serie di esercizi per controllare il respiro e per ridurre lo stress di ogni singolo muscolo. C’è anche una customizzazione interessante per farvi ottimizzare gli esercizi in base al vostro stato fisico e per appuntarvi i progressi;
- Headspace (Android e iPhone) che vi dà un esercizio da fare ogni giorno per 10 minuti e per 10 giorni consecutivi. Se tutto andrà bene e avrete ancora bisogno di staccare la spina dai libri, allora potrete scegliere di accedere a tanti altri corsi di rilassamento e migliorare ancora di più il controllo delvostro stato d’animo;
- Noisli (Android e iPhone) che è un’applicazione fatta di suoni di rilassamento. Dal rumore bianco a effetti sonori naturali come il vento o la pioggia, in modo che troviate la nota giusta per studiare senza distrarvi ed anche per rilassarvi. Funziona anche offline, senza connessione Internet;
- Smiling Mind (Android – iPhone) che è sviluppata e seguita da un’organizzazione no-profit di psicologi ed educatori che vuole mettere a disposizione programmi di meditazione per tutte le età con la loro preziosa consulenza;
- Stop Breathe & Think (Android – iPhone) che brilla perché consente di trovare in modo molto veloce un certo tipo di relax in cinque minuti, con diversi esercizi (molti dei quali gratuiti) di rilassamento e lavora anche sul risollevare l’umore;
- White Noise Free (Android e iPhone) che è ideale se credete ciecamente nell’effetto terapeutico e calmante del cosiddetto rumore bianco. Nella versione “free” potrete scegliere tra più di 40 suoni in loop (compresi suoni più naturali come il dondolio di una barca o il rumore di rane). Non solo. Questo titolo fornisce anche sveglia e timer così potrete addormentarvi e svegliarvi con la combinazione scelta di suoni in sottofondo;
- Relax Melodies (Android e iPhone) che si differenzia dalle altre “sorelle” sul rilassamento perché fornisce melodie zen e suoni ambientali ideali per farvi addormentare;
- Relax & Sleep Well (Android e iPhone) che è diversa per via della sua scelta di usare un approccio medico sperimentale per il rilassamento, la meditazione e l’auto ipnosi, concentrata su suoni e tecniche vocali che puntano ad ipnotizzarvi;
- Sleep Better di Runtastic, per iPhone e Android che è un’app gratuita in grado di dirvi se avete dormito bene o no. Vi basterà impostare l’allarme, collegare il telefono a una presa e metterlo vicino a voi. Prima di andare a letto potete aggiungere informazioni sul vostro stato;
- Pzizz che è un’app per Android e iPhone che suona una colonna sonora diversa ogni volta che viene utilizzata indicata per aiutare ad addormentarsi. Secondo la descrizione ufficiale, sa “risolvere il problema insonnia utilizzando il suo algoritmo casuale usando oltre 100 miliardi di combinazioni che è impossibile sentire la stessa canzone due volte;
- Pillow (solo iPhone e iPad) è gratis, si integra con l’app Salute e iCloud ed offre molte funzioni. L’app è perfetta per confrontare il sonno con altri dati sulla nostra salute, per avere una visione d’insieme del nostro stato. Inoltre permette di svegliarsi al momento ottimale con un suono dolce (è anche possibile impostare la modalità “pisolino” per brevi riposi da 20 minuti). Quando svegli, è possibile visualizzare le statistiche sul sonno e sentire i rumori registrati che si fanno durante la notte.
La tecnica del pomodoro
A questa sfilza di suggerimenti su come gestire le pause studio con app, ci potete aggiungere “l’elemento umano”. Negli anni sessanta, infatti, quando i device non esistevano, uno studente italiano chiamato Francesco Cirillo creò una tecnica di apprendimento unica.
Usando un timer da cucina a forma di pomodoro, si diede dei tempi precisi di studio durante i quali avere il massimo della concentrazione. Si trattava di tranche da dieci minuti che poi crescevano di 10 minuti in 10 minuti. Questo processo di produttività mnemonica diede grande frutti e fu definita la “tecnica del pomodoro”.
L’importanza del tempo libero
Anche nella tecnica del pomodoro di Cirillo si accennava all’importanza del tempo libero nello studio. Quello che lo rende speciale non è solo il riconoscerne un ruolo nella fase di apprendimento ma anche il capire come organizzarlo.
Unicusano crede fermamente in questo punto e stila una lista di consigli per riposassi tra un esame e l’altro:
- svolgete un’attività culturale come andare ad un concerto o ad un museo perché fa staccare la testa ma fa lavorare comunque il cervello;
- usate le docce come mini-pause perché ristorano il corpo ma anche la mente;
- guardare le serie americane in tv o al computer è ottimo se si pensa di dover staccare per non troppo tempo e senza dover uscire di casa.
Esercizi di ginnastica da fare a casa
Se i latini dicevano “Mens sana in corpore sano” è perché sapevano che un corpo affaticato non fa lavorare bene il cervello. Se non avete tempo o soldi per seguire un allenamento in palestra, ecco alcuni esercizi di ginnastica da fare a casa;
- Plank, mettendovi al pavimento e alternando flessioni a salti femorali:
- Squat, facendo profondi piegamenti con le gambe per irrobustire le cosce;
- Tricipiti, usando il bordo del letto per sporgervi il necessario;
- Addominali, bloccando le gambe alla base del letto e mettendo sotto la schiena una tappetino morbido.
Ora che sapete come gestire le pause studio con app al meglio, sfruttate anche un’altra tecnologia, e cioè il web. Come? Informandovi sul tema, ma non solo, leggendo gli articoli del nostro blog accademico di Palermo e ponendoci quesiti compilando l’apposito form di richiesta di informazioni.