Come fare un business plan: la guida completa

Gestire un’azienda nell’ambito dell’attuale complessità del mercato non è una cosa semplice; ecco perché, oggi più che mai, è importante sapere come fare un business plan.

Per le imprese, qualunque sia il settore di appartenenza, diventa un documento fondamentale sia per la programmazione e sia per l’operatività; diventa addirittura indispensabile per l’avvio di nuove attività imprenditoriali.

Non a caso tantissime facoltà universitarie a Palermo ad indirizzo economico-aziendale prevedono approfondimenti che riguardano il business plan.

Cos’è il business plan

Iniziamo a familiarizzare con lo strumento cercando di capire cos’è e a cosa serve un business plan.

Si tratta di un documento di sintesi atto a descrivere un progetto imprenditoriale, ovvero tutto ciò che riguarda le strategie, gli obiettivi, il marketing e le previsioni per renderlo concreto.

Due sono le funzioni generali a cui assolve.

La prima è quella di rendere un’idea chiara del progetto, dei fattori di successo potenziali e delle eventuali lacune; successivamente, una volta accertata la fattibilità, gli elementi del documento diventano le linee guida da seguire per metterlo in atto.

La seconda funzione è quella di presentare l’idea a terzi, ovvero ad eventuali finanziatori, investitori o nuovi soci.
Rientra quindi nella documentazione da allegare alle domande di finanziamento da sottoporre a banche e istituti di finanziamento o alle richieste di agevolazione per l’imprenditoria giovanile.

A cosa serve

Entriamo maggiormente nel dettaglio delle funzionalità per capire a cosa serve in concreto un business plan.

Per rendere un’idea chiara e immediatamente comprensibile abbiamo sintetizzato le principali funzioni nel seguente elenco:

  • Fornire le linee guida, ovvero le strategie e gli step per il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione del progetto
  • Individuare e analizzare i punti di forza e i punti deboli del progetto al fine di predisporre eventuali correzioni e/o strategie alternative
  • Fornire le informazioni in merito alle risorse finanziarie necessarie per raggiungere gli obiettivi (breve, medio e lungo termine) e individuare le fonti di finanziamento
  • Raccogliere finanziamenti
  • Definire la strategia di comunicazione da utilizzare con clienti, fornitori e partner

Il business plan è quindi uno strumento di pianificazione e gestione di impresa; ma è anche uno strumento di analisi e monitoraggio.
Ciò significa che non può assolutamente essere statico, al contrario deve essere costantemente rivisto per adattarsi ai cambiamenti che possono susseguirsi all’interno dell’azienda o nell’ambito della realizzazione del progetto cui fa riferimento.

La struttura

La struttura del business plan è composta da due parti:

  • Parte descrittiva
  • Parte numerica (economico-finanziaria)

Nel dettaglio, la parte descrittiva (qualitativa) descrive il progetto; fornisce un’analisi del mercato a cui si rivolge; spiega le caratteristiche del prodotto; identifica le risorse necessarie per la realizzazione.

La sezione contiene anche uno studio relativo alla fattibilità del progetto e alle strategie per renderlo competitivo rispetto ad altri.

Tra i dati da inserire nella parte descrittiva rientrano le informazioni relative all’azienda: la normativa contabile e fiscale, la struttura aziendale interna, il settore nel quale opera.

La parte numerica (quantitativa) è detta anche previsionale, in quanto contiene le proiezioni di carattere economico-finanziario relative al progetto presentato nella parte descrittiva.

Le stime prendono in considerazione i dati numerici relativi agli investimenti, ai finanziamenti e alla situazione patrimoniale.

Come si fa un business plan: lo schema da seguire

Dopo aver spiegato le funzionalità e gli obiettivi cui tende il business plan analizziamo le fasi fondamentali per realizzarlo.

Di seguito, punto per punto, gli step da seguire per realizzare un business plan efficace.

  1. Creazione dell’indice
    L’indice deve contenere tutte le sezioni presenti all’interno del documento, ognuna delle quali numerate per consentire una rapida e agevole consultazione.
  2. Redazione di un sommario (executive summary)
    Il sommario è una parte importantissima del documento; si tratta della sintesi che spiega, per grandi linee, l’idea e i punti chiave per la realizzazione.
    Nei casi in cui sia destinato a potenziali finanziatori è fondamentale redigerlo con una particolare attenzione affinché risulti accattivante e  immediatamente comprensibile.
    È consigliabile pertanto scriverlo alla fine della redazione del business plan, in maniera tale da avere le idee chiare in merito all’intero progetto.
  3. Presentazione dell’impresa
    La sezione dedicata alla presentazione fornisce una serie di informazioni sull’azienda, sulla storia, sulla forma societaria, sul team, sulla struttura e sul relativo settore operativo.
    Tra i dettagli da inserire nella descrizione l’oggetto del business, i punti di forza e gli obiettivi.
  4. Descrizione del prodotto/servizio
    Oltre alla descrizione dell’azienda il business plan deve includere anche una descrizione del prodotto o servizio.
    È importante spiegare a quale domanda o bisogno il prodotto/servizio intende rispondere.
    La sezione fornisce quindi una dettagliata presentazione delle caratterisiche del prodotto, corredata possibilmente da foto e materiale informativo; una descrizione del relativo impiego, delle peculiarità che lo distingue dagli altri e delle future evoluzioni.
  5. Analisi di mercato
    La sezione deve contenere l’analisi delle tendenze, della domanda e delle relative evoluzioni, delle normative regolatrici del settore di riferimento, dei competitor, del target di clienti (stile di vita, abitudini, preferenze, gusti, età, capacità di acquisto, ecc.).
  6. Descrizione della strategia di marketing
    Si tratta in pratica della parte che illustra le strategie individuate per accedere al mercato, attirare clienti e fidelizzarli.
    La sezione fornisce informazioni riguardanti il prezzo di vendita, le attività promozionali, le politiche di distribuzione, i canali di vendita.
  7. Redazione del piano operativo
    L’elemento essenziale di un business plan è il piano operativo, ovvero la sezione che fornisce da un lato le linee guida tecnico-gestionali relative alla produzione del prodotto e dall’altro una vision relativa alla concretizzazione del progetto finale.
    Si tratta quindi della parte del documento che indica le risorse e i processi da utilizzare in fase di produzione.
    La redazione del piano operativo deve quindi essere redatta con attenzione, in maniera tale che fornisca nel dettaglio tutte le informazioni relative alle procedure di lavoro, alla ripartizione delle risorse economiche, ai rapporti con i fornitori, ai processi, alle tecnologie e alle strumentazioni da utilizzare.
  8. Descrizione del management e delle risorse umane
    La sezione indica nello specifico le risorse umane e la struttura organizzativa relative alla realizzazione del progetto; in essa sono indicati i ruoli di ogni risorsa del management.
  9. Descrizione del piano finanziario
    Si tratta di una sezione prevalentemente numerica, che fornisce le proiezioni di natura economica e finanziaria.
    Nel piano finanziario rientrano voci che riguardano previsioni in merito a costi fissi e variabili, ricavi, flussi di cassa, provenienza dei capitali e relativo utilizzo.
  10. Predisposizione degli allegati
    La parte conclusiva di un business plan è dedicata agli allegati, la cui finalità è approfondire e chiarire alcune informazioni contenute nel documento.
    La sezione contiene quindi curriculum, schede di prodotto, dati relativi all’indagine di mercato, preventivi di fornitori.

Consigli generali

Concludiamo il post con una serie di suggerimenti, di natura generale, da seguire durante la preparazione del business plan:

  • Utilizza un linguaggio semplice, facilmente comprensibile dal lettore
  • Evita di utilizzare una terminologia eccessivamente tecnica
  • Utilizza immagini a colori
  • Utilizza grafici e tabelle per consentire una immediata comprensione dei dati numerici
  • Utilizza un font chiaro (Thaoma, Arial, Times New Roman)
  • Scegli una grandezza del font compresa tra gli 11 e i 12 pt
  • Rileggi con attenzione il testo

Ora sai esattamente come fare un business plan; conosci le sezioni e le informazioni fondamentali da inserire nel documento; sai come rendere lo strumento efficace e produttivo … non ti resta che iniziare ad impostare la struttura del prospetto e procedere con le analisi e i calcoli necessari per avviare il progetto e renderlo vincente.

Credits immagine: DepositPhoto.com/peshkova


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