Come scrivere un project work: la guida passo passo
Se sei uno studente universitario e ti stai domandando come scrivere un project work o se stai cercando qualche dritta utile per realizzare un progetto in ambito lavorativo, questa pagina fa al caso tuo.
Trattandosi di uno strumento particolarmente efficace nel campo della didattica, viene spesso utilizzato da docenti, tutor e formatori per erogare una formazione di tipo ‘learning by doing’, che offra agli studenti la possibilità di mettere in pratica competenze e conoscenze teoriche.
La progettazione stimola la creatività dei partecipanti, e nel contempo anche la capacità interpretativa e di analisi critica.
In questo post l’Università Telematica Niccolò Cusano di Palermo ti spiegherà come scrivere un project work e quali sono le fasi da seguire per realizzare un progetto valido.
Che cos’è il project work
Il significato del termine anglosassone project work è ‘lavoro di progetto’.
Per iniziare a familiarizzare con il concetto riportiamo di seguito la definizione presente sul sito Wikipedia:
“Il project work rappresenta una sperimentazione attiva dei contenuti appresi durante un percorso didattico formativo. Questo strumento progettuale si collega alla metodologia ‘learning by doing’, che sottolinea come, in seguito ad un periodo di apprendimento si riesca a realizzare un progetto relativo a obiettivi prefissati e a contesti reali. Il punto di partenza del project work è dato dalle motivazioni a cui il progetto è chiamato a rispondere; mentre il punto di arrivo è l’obiettivo generale che concretizza l’idea e la soddisfa.”
Si tratta in altre parole di una metodologia didattica ispirata al principio dell’imparare attraverso il fare, identificato più frequentemente con l’espressione inglese ‘learning by doing’.
Lo strumento formativo impostato sul concetto di ‘imparare facendo’ consiste nella richiesta della realizzazione concreta di un progetto, attraverso la quale i partecipanti familiarizzano con le problematiche operative e organizzative presenti nell’ambito di un contesto lavorativo o formativo.
L’attività può essere individuale o di gruppo.
Nei casi in cui è prevista la partecipazione di più persone il project work viene realizzato attraverso la cooperazione, finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune.
I risultati forniscono lo spunto ideale per trasformare analisi e discussioni in un momento didattico-applicativo.
In conclusione, potremmo identificare il project work nello strumento che consente di avvicinare e applicare conoscenze e nozioni teoriche alla realtà.
Contesti di applicazione
In quanto strumento formativo il project work può essere utilizzato in svariati contesti; la sua versatilità lo rende perfetto sia in ambito scolastico che extra-scolastico, sia nel settore pubblico che in quello privato.
Trattandosi di un’attività che richiede un discreto livello di preparazione da parte dei partecipanti, l’applicazione in ambito scolastico fa riferimento principalmente al contesto accademico (universitario), dove viene utilizzato per sperimentare attivamente i concetti appresi, e per verificare il livello di know how.
Il project work rientra tra le attività laboratoriali di corsi di laurea, corsi di perfezionamento e aggiornamento professionale e master, come occasione per verificare e testare le capacità e le competenze, sia per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e operativi che quelli decisionali e di analisi.
Per quanto riguarda l’applicazione extra-scolastica, lo strumento viene spesso utilizzato per la formazione dei dipendenti statali, sia in ambito sanitario che comunale.
Risulta sempre più frequente l’utilizzo anche in ambito privato, all’interno delle aziende.
Preparare un project work: le fasi di elaborazione
L’elaborazione di un project work prevede 5 fasi fondamentali: ideazione, pianificazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione.
Analizziamole nel dettaglio
1 – Ideazione
Il primo step per la realizzazione di un project work riguarda l’identificazione della motivazione, o detto in altre parole la ragione del progetto.
I dettagli riguardanti il target di riferimento, l’argomento (topic), le attività, le risorse da utilizzare, gli obiettivi e i tempi di realizzazione vengono poi definiti all’interno di un documento, contenente il complesso di informazioni definito ‘macroprogettazione.
2 – Pianificazione
Dopo aver stabilito per grandi linee i dettagli del project work si passa ad una progettazione più dettagliata, nell’ambito della quale vengono identificati e definiti i seguenti elementi:
- Il titolo del progetto
- Le fasi di realizzazione
- Le metodologie e le strategie operative (tempistiche, risorse umane e strutturali, strumenti e obiettivi)
- I costi (preventivo)
- Competenze necessarie per il raggiungimento degli obiettivi
Ogni singolo elemento deve essere condiviso e approvato da tutti i partecipanti al progetto.
3 – Realizzazione
La fase operativa è quella che prevede la realizzazione del progetto, ovvero la trasformazione della teoria in pratica.
L’attività si concretizza nell’esecuzione materiale di tutti i passaggi inseriti nella ‘micropianificazione’.
4 – Monitoraggio
Durante lo svolgimento del project work è fondamentale monitorare l’andamento del lavoro rispetto agli obiettivi prefissati.
L’attività è fondamentale per mettere in evidenza i punti che non si allineano al piano originale e per intervenire laddove necessario con le adeguate azioni correttive.
Rientra nel monitoraggio anche il controllo dei costi in riferimento al budget prestabilito.
5 – Valutazione
La fase conclusiva riguarda l’analisi del prodotto, finalizzata a verificare il raggiungimento degli obiettivi e ad individuare eventuali migliorie.
Ora sai esattamente come realizzare un project work; non ti resta che iniziare ad impostare il lavoro sulla base dei nostri suggerimenti.