Gestire le pause studio con le app per produrre di più

Per molte persone la musica è una fonte di ispirazione. Potrebbe esserlo anche per voi e, più nello specifico, per voi in questi anni universitari da studenti. Perché, tra i vari insegnamenti che dà, c’è l’indiscussa importanza delle pause all’interno di uno spartito. Se parafrasate il tutto nella formazione capirete quanto conti, nella corretta gestione del processo di apprendimento, sapere quando è il caso di fermarsi e come farlo. Il concetto, d’altronde, è corroborato anche dallo sport, in cui ogni buon trainer mette sotto i suoi atleti ma poi li fa rifiatare. Chiudiamo il cerchio di quanto detto ricordando che ormai la tecnologia è amica di chi sta sui libri e, quindi, ci permettiamo di segnalarvi come gestire le pause studio con app specifiche. La lista delle applicazioni per riposarsi dagli studi è fitta ma non sono tutti validi i titoli. Con questa guida vogliamo fare una cernita per voi andando oltre. Cioè? Cioè contestualizzando l’argomento all’interno dell’offerta didattica di Unicusano, che offre servizi precipui allo scopo, e all’interno del paese Italia. Curiosi? Ecco quello che c’è da sapere sul tema. Buon viaggio.

Per capire come gestire le pause studio con app questa guida vi aiuterà molto. Prima di entrare nel vivo del tema, però, ci preme esercitare la nostra onestà intellettuale ricordandovi che il tema non sarà esaurito con queste parole, sarebbe impossibile. Vi invitiamo, perciò, se vi appassiona la cosa, a fine lettura a cercare altre informazioni sul web o, meglio, tra le righe dei nostri articoli che pubblichiamo sempre sul blog accademico di Palermo. Potrete anche integrare il tutto chiedendoci quel che, a parer vostro, manca. Come? Semplicemente compilando il form di richiesta di informazioni presente sul sito.

Ora scopriamo insieme come staccare tra una sessione di studio e l’altra usando applicazioni da smartphone e da tablet. Ecco una lista, filtrata per voi, dei titoli più interessanti:

  1. Lista app per rilassarsiCalm (Android e iPhone) che è un ottimo tutor per farsi aiutare a rallentare i ritmi e a scalare marcia. Per riuscirci avete brani musicali lenti, suoni della natura e sessioni che durano dai 2 ai 30 minuti, in cui immergersi ogni volta che vi sentite stremati dallo studio;
  2. Breathe2Relax (Android e iPhone) che è un’app che vi aiuta a lavorare sul fisico per rilassare il corpo, raccontandovi una serie di esercizi per controllare il respiro e per ridurre lo stress di ogni singolo muscolo. C’è anche una customizzazione interessante per farvi ottimizzare gli esercizi in base al vostro stato fisico e per appuntarvi i progressi;
  3. Headspace (Android e iPhone) che vi dà un esercizio da fare ogni giorno per 10 minuti e per 10 giorni consecutivi. Se tutto andrà bene e avrete ancora bisogno di staccare la spina dai libri, allora potrete scegliere di accedere a tanti altri corsi di rilassamento e migliorare ancora di più il controllo delvostro stato d’animo;
  4. Noisli (Android e iPhone) che è un’applicazione fatta di suoni di rilassamento. Dal rumore bianco a effetti sonori naturali come il vento o la pioggia, in modo che troviate la nota giusta per studiare senza distrarvi ed anche per rilassarvi. Funziona anche offline, senza connessione Internet;
  5. Smiling Mind (Android – iPhone) che è sviluppata e seguita da un’organizzazione no-profit di psicologi ed educatori che vuole mettere a disposizione programmi di meditazione per tutte le età con la loro preziosa consulenza;
  6. Stop Breathe & Think (Android – iPhone) che brilla perché consente di trovare in modo molto veloce un certo tipo di relax in cinque minuti, con diversi esercizi (molti dei quali gratuiti) di rilassamento e lavora anche sul risollevare l’umore;
  7. White Noise Free (Android e iPhone) che è ideale se credete ciecamente nell’effetto terapeutico e calmante del cosiddetto rumore bianco. Nella versione “free” potrete scegliere tra più di 40 suoni in loop (compresi suoni più naturali come il dondolio di una barca o il rumore di rane). Non solo. Questo titolo fornisce anche sveglia e timer così potrete addormentarvi e svegliarvi con la combinazione scelta di suoni in sottofondo;
  8. Relax Melodies (Android e iPhone) che si differenzia dalle altre “sorelle” sul rilassamento perché fornisce melodie zen e suoni ambientali ideali per farvi addormentare;
  9. Relax & Sleep Well (Android e iPhone) che è diversa per via della sua scelta di usare un approccio medico sperimentale per il rilassamento, la meditazione e l’auto ipnosi, concentrata su suoni e tecniche vocali che puntano ad ipnotizzarvi;
  10. Sleep Better di Runtastic, per iPhone e Android che è un’app gratuita in grado di dirvi se avete dormito bene o no. Vi basterà impostare l’allarme, collegare il telefono a una presa e metterlo vicino a voi. Prima di andare a letto potete aggiungere informazioni sul vostro stato;
  11. Pzizz che è un’app per Android e iPhone che suona una colonna sonora diversa ogni volta che viene utilizzata indicata per aiutare ad addormentarsi. Secondo la descrizione ufficiale, sa “risolvere il problema insonnia utilizzando il suo algoritmo casuale usando oltre 100 miliardi di combinazioni che è impossibile sentire la stessa canzone due volte;
  12. Pillow (solo iPhone e iPad) è gratis, si integra con l’app Salute e iCloud ed offre molte funzioni. L’app è perfetta per confrontare il sonno con altri dati sulla nostra salute, per avere una visione d’insieme del nostro stato. Inoltre permette di svegliarsi al momento ottimale con un suono dolce (è anche possibile impostare la modalità “pisolino” per brevi riposi da 20 minuti). Quando svegli, è possibile visualizzare le statistiche sul sonno e sentire i rumori registrati che si fanno durante la notte.

Farsi aiutare dal tutor

E’ chiaro che un altro modo per gestire una pausa negli studi sia sfruttare l’esperienza di chi è già dentro al vostro mondo. Nel caso del nostro Ateneo, per esempio, c’è il servizio di tutorship che vi potrà fare davvero da supporto. Come?

Tra le diverse competenze di chi si occupa di tutorato c’è anche quella di sbrigare per voi e insieme a voi le più importanti faccende burocratiche ed amministative. Cose come la creazione di un piano di studi o la domanda di assegnazione della tesi. Questo vi farà risparmiare tantissimo tempo da deicare al vostro riposo.

Non solo. Un tutor è anche in grado di organizzarvi i colloqui a distanza coi docenti in modo tale che possiate tagliare tempi morti anche su questo aspetto che gestirete tra chat e video-conference.

I metodi per rilassarsi a casa

Sono molte le ragioni per cercare metodi per rilassarsi da casa. Se siete studenti, è chiaro che lo studio duro non aiuti a sorridere. In rete di consigli in merito ci sono ma di certo conta di più, per voi, contestualizzare alcuni aspetti. Quali?

Ecco 4 cose da seguire per un relax domestico:

  1. Curate la respirazione con un metodo diaframmatico che apra i polmoni e distenda muscoli come il collo e le spalle;
  2. Tenete allenato il corpo con training domestico a corpo libero i cui tutorial trovate facilmente online;
  3. Fate esercizi per razionalizzare, ogni ansia è diminuibile e contenibilie se lavorate di testa e non di pancia;
  4. Cercate un animale domestico, perché, come dimostra la Pet Therapy, si tratta di tempo prezioso che fa bene al cuore e alla testa;
  5. Valutate corsi di automeditazione che, alla lunga, creano semore grandi risultati nell’equilibrio personale di ognuno;
  6. Cercate di ridere spesso, anche forzatamente, perché il viso si distende ed è stato dimostrato scientificamente che fa bene anche alla psiche;
  7. Evitate comportamenti autolesionisti come l’abuso di droghe ed alcol che forse fanno “staccare” nell’immediato ma che di certo distruggono le cose importanti alla lunga;
  8. Gestite i social media, senza esagerare nella lettura ma senza tagliarli del tutto perché una lettura leggera di qualche minuto può giovare;
  9. Riscoprite il gusto di scrivere a mno, che sembre essere una tecnica di rilassamento antica ma semore molto efficae. Un paio di penne biro e sarete in carreggiata.

Come funziona la tecnica del pomodoro

Altro passaggio chiave nei vostri stop è la conoscenza del metodo del pomodoro. Questa tecnica di apprendimento si basa sull’intuizione, negli anni settanta, di Cirillo che scoprì quanto aiutasse concentrarsi dandosi delle precise e temporalizzate sessioni di studio.

In questa guida quel che ci interessa è come dovete affrontare una pausa tra una chiusa e l’altra. E’ necessario che bilanciate bene tra uno stacco netto con la materia ma anche un contesto che non vi porti del tutto via con la testa. Significa, in buona sostanza, che dovete evitare di uscire di casa ma anche di stare col libro sotto agli occhi.

Una doccia è un ottimo esempio di come si applica la tecnica del pomodoro nella fase “riposo”.

La gestione del tempo libero durante gli studi

Chiudiamo l’iter di consigli sulla gestione del tempo libero durante gli studi con una piccola lista di dritte da sfruttare. Se volete che il “muscolo” cervello rifiati nel modo corretto:

  • andate al cinema, ottimo passatempo passivo ma culturalmente stimolante;
  • andate a vedere le mostre, perfette per abbinare il movimento della passeggiata alla cultura;
  • frequentate le palestre, per scaricare i nervi che si tendono durante lo studio;
  • godetevi le serie tv, che da computer potete usare come pausa ovunque vogliate.

Da questo elenco di cose da fare quando non si studia capite da soli che si tratta solo di un primo spunto. Il resto lo potete e dovete integrare in base a quelli che sono i vostri gusti e le vostri attitudini.

Se ora credete di saper gestire le pause studio con app, vi sbagliate di grosso. Come vi abbiamo detto in apertura, infatti, il campo è troppo vasto per cristallizzarlo tutto in queste righe per cui seguite la dritta che vi abbiamo dato e andate in rete a cercare altro. In rete o, meglio, nei nostri canali social ufficiali.


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