10 thriller psicologici da non perdere e link alla possibile formazione
La testa. Tutto si può far girare intorno al concetto di testa. Se parliamo di tempo libero e della sua corretta gestione, infatti, dobbiamo spiegarvi che la mente va allenata e controllata come gli altri muscoli e cioè alternando sessioni di duro lavoro con sessioni di assoluto riposo in grado di mettervi in condizione di ricaricare le batterie e la voglia di fare. Lo sa bene Unicusano Palermo che i suoi ragazzi se li gestisce in questo modo e cioè seguendoli in ogni loro fase, dalla scelta (oculata) del giusto corso di laurea fino al master ideale per finalizzare gli studi ed entrare così in modo pensate e fattivo nel mondo del lavoro passando, però, anche in quelle necessarie pause che, e la musica lo insegna, sono importanti al pari della “melodia”. Nello specifico caso di questa guida ci rivolgiamo a chi ha a che fare con studi di Psicologia, tra corsi di laurea e corsi di specializzazione post laurea, che noi invitiamo personalmente a staccare coi film. In che senso? Nel senso di godersi, quando vi sentirete stanchi, lungometraggi di qualità e magari in tema col vostro attuale tema. Ecco il contesto in cui ci sentiamo di suggerirvi 10 thriller psicologici da non perdere. curiosi? Buona lettura.
Esami alle spalle? Esami prossimi ma troppo nottate a “chiusa” sulle vostre palpebre? Se volete davvero arrivare a tagliare il traguardo, non pretendete troppo dal vostro corpo. Concedetegli ristoro e vi ripagherà con una ripartenza di slancio davvero preziosa. Tra i tanti possibili “ristori” segnaliamo il cinema, e quindi i film, perché è una forma di intrattenimento abbastanza passiva da farvi davvero tirare i remi in barca (i libri richiedono maggiore attenzione) ma anche abbastanza acculturati da tenere sempre accesa una scintilla del mondo di studi in cui state operando. Dipende, chiaramente, dalla scelta. Si staglia, insomma, tra i vantaggi di staccare dallo studio senza studio.
Se credete che sia un buon suggerimento su come riposare la testa ma anche che sia facile sbagliare strada nel tentativo di farlo, la nostra mission aziendale è quella di mettere le vostre esigenze al centro della nostro offerta. Rientra anche questo, perciò, nel compito. Per prendervi per mano e farvi capire come allietarvi coi lungometraggi se state studiando, laurea o master che sia, Psicologia, ecco i 10 thriller psicologici da non perdere:
- Memento, di Cristopher Nolan (del 2000): un piccolo gioiello dove la mente e la percezione delle immagini si intrecciano in una logica non logica che poi diverrà il tratto distintivo di questo regista che troverà l’apice in “Inception”;
- L’uomo senza sonno, di Brad Anderson (del 2004): un magistrale Christian Bale che interpreta la dinamiche dell’uomo sul posto del lavoro ed in mezzo ai suoi colleghi ma anche il rimorso che mangia da dentro la coscienza;
- Prisoners, di Dennis Villeneuve (del 2013): cosa può fare un uomo per i suoi figli ce lo racconta questo splendido lungometraggio di etica e confini morali dove il regista di “Arrival” indovina un cast stellare;
- Il Sesto Senso, di Manoj Night Shyamalan (del 1999): morte e premorte in questo viaggio “indiano” che fu l’esordio di uno dei maestri del thriller moderno con uno splendido Bruce Willis per una volta impegnato a recitare invece che a fare a pugni;
- Il Cigno Nero, di Darren Aronofky (del 2010): cosa fa l’invidia bella psiche umana ce lo rivela questo viaggio dark all’interno del violento mondo della danza classica dove ansie da prestazione, voglia di emergere e paura di essere ingiustamente messi da parte si mischiano in due ore di intrattenimento denso;
- Shutter Island, di Martin Scorsese (del 2010): la violenza e l’omicidio, se declinati nella malattia mentale, possono fare cose distruttive e lo dimostra questa trama magistralmente interpretata da un Leonardo Di Caprio in stato di grazie;
- Strade perdute, di David Lynch (del 1997): realtà e sogno si intrecciano in questo excursus nel mondo della passione e della gelosia dove Bill Pullmann impazzisce di rabbia e di amore e mette nei suoi occhi fiammeggianti tutti temi cari al regista che ha visto il massimo della carriera in “Twin Peaks”;
- Gone Girl, di David Fincher (del 2014): Ben Affleck è il volto che il regista usa per affrontare il tema della violenza sulle donne con una storia in cui sua moglie scompare di punto in bianco e nessuno capisce se sia fuggita o sia rimasta vittima di una rabbia domestica difficile da indovinare dalla faccia pulita del protagonista;
- Mystic River, di Clint Eastwood (del 2003): violenza sui minori e vendetta sono gli ingredienti per questa prova monumentale dell’ex cow-boy di acciaio che dimostra di saper scegliere i suoi attori con uno Sean Penn enorme e un Tim Robbins assolutamente credibile nel suo difficile ruolo;
- Seven, di David Fincher (del 1995): la follia può essere declinata al male assoluto e lo dimostra Fincher che, prendendovi per mano attraverso la mascella squadrata di Brad Pitt, vi immerge ogni secondo di più in una città marcia e zuppa di pioggia, tra omicidi efferati e scene al limite dello splatter fino ad un finale molto… psicologico.
Parecchie ore di divertimento ma anche molto tempo in cui potrete distrarre la testa dai vostri studi. Tra dvd, Sky, Netflix e possibilità di usufruire dello streaming dei film in modo legale, non avete scusa per non godervi uno, cinque o tutti i titoli suggeriti. Poi, quando sarete nuovamente sul Pianeta Terra, ecco qualche importante considerazione sull’offerta formativa circa la Psicologia dell’università Niccolò Cusano. Ecco come, anche questa sortita nel vostro tempo libero, si possa collegare in modo costruttivo e credibile con le strade che vi porteranno verso un futuro migliore.
Studiare le tecniche psicologiche all’Unicusano
Questo indirizzo, che nello specifico si chiama “Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche“, è la porta di ingresso che vi apriamo se volete entrare in questo mondo da assoluti profani. Questo iter didattico per studiare le tecniche psicologiche, infatti, è rivolto a chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria e vuole approcciarsi al mondo accademico per la prima volta.
E’ chiaro che, per la natura dei suoi corsisti, debba avere un approccio generico e multidisciplinare che dia una visione di insieme importante per fornire i primi know-how ma, soprattutto, per costruire le basi per poi andare a specializzarsi.
Gli sbocchi lavorativi del corso in tecniche psicologiche, comunque, sono già abbastanza buoni, qualora decidiate di interrompere già in questa fase la vostra formazione. Potrete trovare una strada presso in consultori e gli enti legati a figure fragili come gli adolescenti e la famiglie disagiate e potrete esercitare anche la professione privata. Pure i disabili potranno usufruire del supporto che sarete in grado di fornire a fine ciclo di studi.
Avrete infine anche modo di imparare a redigere testi scientifici sulle materie precipue di questo settore. Importante abilità che potrò darvi modo di farvi notare nella comunità scientifica e non solo.
Diventare esperti di Psicologia Clinica
Se avrete modo e voglia di assecondare il trend del mercato del lavoro che vi vuole specializzati e specialistici, ha senso valutare il “Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione“. Che durata hanno questi studi specialistici sulla Psicologia? Si tratta di due anni. Nel primo imparerete ad applicare al contesto clinico quel che genericamente avete già imparato dalla formazione precedente. Nel secondo, invece, acquisirete un approccio costruttivo mettendo in piedi, con le nuove competenze, veri e propri percorsi riabilitativi dei soggetti.
Tra le opportunità di lavoro per uno Psicologo clinico spicca l’opportunità di trovare spazio presso le istituzioni scolastiche dove sempre più sui chiede e richiede il supporto di un professionista per i ragazzi che sono nel pieno della difficile crescita adolescenziale e nel pieno di possibili vessazioni bullistiche. Il successo di opere come la serie tv di Netflix “13 Reasons Why”, proprio sul suicidio di una ragazza troppo fragile per reggere l’urto di alcune situazioni, ne è riprova.
Le materie di chi vuole operare nella Psicologia Clinica sono variegate: dalla psicologia cognitiva in tutti i suoi passaggi fino alle sortite nella psicologia dello sport e della psicoparafarmacia.
Informazioni sulla Psicologia del Lavoro
Un’altra opportunità di specializzarsi nel settore della Psicologia con Unicusano è costituita dal “Corso di Laurea Magistrale in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni“. Si tratta di una strada nuova ed estremamente moderna perché intreccia anche in Italia i rapporti con le aziende come accade da decenni negli Stati Uniti. Le interazioni tra dipendenti e tra dipendenti e dirigenti sono tutt’altro che semplici e tutt’altro da sottovalutare. Il mercato è internazionale ed ora è giunta l’ora di creare figure specializzate in grado di stare sopra a questo mondo in modo professionale.
Le aree tematiche di studio di uno Psicologo del lavoro sono principalmente due e cioè la capacità di gestire l’interazione tra individuo e sfera lavorativa (circa la motivazione, le emozioni, gli atteggiamenti sul posto di lavoro e il mobbing) e la capacità di gestire le influenze delle organizzazioni e dei gruppi sull’individuo (circa il clima, le culture organizzative e, ovviamente, le dinamiche di gruppo).
In questo preciso iter è chiaro dove andrà il soggetto neolaureato ma è importante integrare al tutto il fatto che è possibile anche intraprendere una professione privata da psicoterapeuta che potrebbe darvi molte soddisfazioni come consulente ma anche come risorsa aggiuntiva esterna nelle fasi di start-up.
Di thriller psicologici da non perdere noi ve ne abbiamo indicati una decina ma capirete da soli che il mercato audiovisivo non dorme mai (specialmente sugli allori) per cui frequentate gli articoli che ogni giorno mettiamo sul blog accademico di Palermo. Non solo. Adesso potrete anche bypassare tutti i filtri e domandarci quel che vi serve di sapere compilando il form di richiesta di informazioni che mettiamo a disposizione per evadere ogni vostro dubbio. le barriere tra studenti e ateneo qua non esistono.